Scherma – A Cassino presentato un progetto di sinergia tra 5 societa’ del territorio.
CASSINO – La città di Cassino diventerà il punto nevralgico della scherma del Basso Lazio. Il progetto, coordinato dal consigliere del Comitato regionale FederScherma Lazio, Aldo Terranova, è stato lanciato alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, ospite d’onore in Sala Restagno nella conferenza di presentazione della collaborazione – una sorta di consorzio comprendente cinque società – tra Exodus, Cus Cassino Club Scherma Formia, Frosinone Scherma e Sora Scherma. Alla presenza, tra gli altri, del presidente del Comitato regionale FederScherma Lazio, Claudio Fontana, del sindaco di Cassino, Enzo Salera, e dell’assessore allo sport Maria Concetta Tamburrini, sono stati illustrati i dettagli di un accordo che non toglierà le singole identità ai sodalizi ma rappresenterà una risorsa per ciascuna realtà che opera sul territorio.
“Il fatto che tutte le associazioni di scherma nate nel Basso Lazio si siano consorziate è espressione di una vera cultura dello sport. La scherma italiana vive e si nutre dell’impegno dei genitori, dei dirigenti e degli atleti. Non esistono grandi società o piccole società: per la Federazione esistono le società e in questo momento assumerne la presidenza non è facile. Da qui arriva una spinta innovativa, fondata su una realtà umana basata sulla partecipazione. L’unione fa la forza”, ha detto il presidente federale Scarso.
Durante l’incontro il primo cittadino Salera ha ricordato quando, in veste di assessore nella consiliatura 2011-2016, si era prodigato per cercare una sede agli schermidori di Cassino dando in gestione ad Aldo Terranova un corridoio di un locale al Palazzetto dello Sport. “Tutte le grandi realtà di scherma sono nate in un retrobottega”, gli ha fatto eco il presidente Scarso e il sindaco ha quindi auspicato che, “ora che la scherma di Cassino è una realtà solidamente affermata, possa trovare il suo spazio anche nella nascitura cittadella dello sport”.
L’assessore Tamburrini ha sottolineato “la forte valenza educativa di uno sport che fa del rispetto dell’avversario uno dei suoi principali capisaldi”. Così il massimo dirigente della scherma laziale, Fontana: “Mi complimento con tutte le realtà del Basso Lazio per gli importanti risultati raggiunti sia a livello numerico che qualitativo, sicura garanzia per i futuri impegni. Questo progetto, in un momento così difficile per lo sport e più in generale per il periodo storico che tutti stiamo vivendo, assume davvero una connotazione importantissima”.
Sono poi intervenuti i vari rappresentanti delle società: Francesco Leonardi, Claudio Vona, Danilo Capobianco e, infine, il professore Carmine Calce che non ha nascosto l’orgoglio per il fatto che il Cus Cassino torni a gareggiare nella scherma.
La delegazione ha poi fatto visita alla celebre Abbazia di Montecassino e ha avuto un affettuoso incontro con l’Abate dom Donato Ogliari, da sempre vicino alla realtà schermistica locale, come già dimostrato nell’Allenamento alla Pace tenutosi nel 2015 e rivolto agli atleti partecipanti al Trofeo delle Regioni. A chiusura della giornata il presidente del CUS Cassino, Carmine Calce, ha donato al presidente federale Giorgio Scarso una pregevole riproduzione in scala dell’Atleta di Cassino, la statua risalente alla seconda meta del primo secolo A.C. e rinvenuta nella città laziale.