FrosinoneCalcio – La rivoluzione d’estate e l’evoluzione di un progetto lungo 15 anni.
Allacciate le cinture di sicurezza. Godiamocela tutta questa serie A. Si parte. Anzi in verità il Grande Spettacolo – con la morte nel cuore per la tragedia di Genova – è già partito con la vittoria della Juventus per ora concreta in quel di Verona sul Chievo e del Napoli a Roma con la Lazio in rimonta. Toccante nei due prologhi il messaggio delle tifoserie allo strazio del capoluogo ligure, alla memoria delle vittime che forse avrebbero meritato qualcosa di differente. In attesa della lunga giornata della prima domenica di calcio da tre punti, il Frosinone si prepara al Monday nightquando è atteso all’Azzurri d’Italia di Bergamocon un look rinnovatissimo.
Nella virtuale location che raccoglie le 20 squadre di serie A per lo spettacolo 2018-’19 la squadra di Longo è una gran bella variabile. Tutta da scoprire, sicuramente da ammirare, senza dubbio da sostenere.
GLI IMPEGNI DELLA SOCIETA’: 20 ACQUISTI – Come il grande sforzo finanziario e di idee proiettati sulle nuove strategie sostenuto dalla Società giallazzurra, peraltro annunciato al termine della scorsa stagione con le interviste del presidente Maurizio Stirpe e del responsabile dell’Area Tecnica Ernesto Salvini che avevano indicato la strada che si sarebbe inevitabilmente percorsa. Quegli sforzi hanno portato in dote 16 nuovi innesti ai quali sono da aggiungere – nel caso fossero stati dimenticati – gli impegni per 4 riscatti definitivi: Bardi, Chibsah, Krajnc e Beghetto. E sempre il massimo dirigente giallazzurro ha fatto capire a più riprese che lui in serie A non vuole essere di passaggio. Un messaggio stringato ma è come un ‘avviso ai naviganti’.
PARTIRE NON E’ COME MORIRE, E’ PROFESSIONISMO – In questi 47 giorni ci sono stati anche distacchi dolorosi, perché il Frosinone ha una particolarità tutta sua:solitamente si fa amare dai suoi giocatori perché a sua volta li fa sentire parte integrante. Ma questo si chiama calcio. E soprattutto è il professionismo. E la realtà dice che chi chi si ferma attorno alle stesse idee, resta impastoiato da lacci e lacciuoli, è perduto. C’è stato poi l’infortunio pesante, prima del via al campionato:Dionisi out 5 mesi. Quasi una maledizione nel Frosinone quei legamenti del ginocchio che cedono. La Società non si è fatta trovare impreparata, al contrario, complice anche quella finestra di mercato che non si era ancora chiusa. Ed ha investito ancora. Retaggio della stagione precedente, all’appello di questa (ri)partenza in serie A non vediamo ancora Gori e Paganini ma ci sono, stanno recuperando dai rispettivi infortuni. Così come Daniel Ciofani che vede all’orizzonte il giorno del suo rientro in campo dopo l’infortunio con il Venezia, l’intervento in Finlandia, il duro lavoro no-stop per riprendere il suo personale discorso con la serie A interrotto a maggio 2016.
IN 47 GIORNI LA RIVOLUZIONE D’ESTATE – La previsione di 12 nuovi giocatoriannunciata nella conferenza stampa dal presidente Maurizio Stirpe il 9 luglio scorso è stata surclassata nettamente durante questi 47 giorni di mercato che hannovisto operare in sinergia il direttore sportivo Marco Giannitti, il consulente di mercato Stefano Capozzucca con la regia costante del presidente Stirpe e dello stesso Salvini. Con il tecnico Longo attento e pienamente coinvolto in tutti i passaggi e che avrà davanti un lavoro importante, conquistare lo scudetto del Frosinone: un’onorata e magari anche sofferta salvezza.
PERCHE’ VA SOSTENUTA L’EVOLUZIONE DI UN PROGETTO – Il Frosinone d’altronde non lascia mai niente al caso. Forte di un cliché consolidato che ci riportanel tempo al primo giorno di quel mese di giugno 2013 quando il presidente Stirpe, in un’affollatissima conferenza stampa presso la sala conferenze dell’allora Banca della Ciociaria, dettò le strategie di quello che sarebbe stato il Frosinone secondo una attenta conduzione manageriale.
In questa ottica rientrano le idee innovative portate a Frosinone dal responsabile Marketing & Comunicazione-Rapporti Istituzionali, Salvatore Gualtieri. E non certo da ultima la tourneé in Canada che ha fatto da ‘rompighiaccio’ verso l’internazionalizzazione del marchio-Frosinone Calcio e che la presenza in serie A potrà accrescere di valore. L’evoluzione di quel progetto da quel giorno è presto raccontata: campionati scalati, gioie ed anche dolori inevitabili, ripartenze, programmi mai ‘di minima’ ed oggi è di nuovo serie A. Godiamocela tutti allora questa serie A. Con serenità, equilibrio, attenzione, rispetto, entusiasmo. E giochiamola tutta questa serie A con quella ‘garra‘ della magica sera del 16 giugno 2018, piaccia o no.
Giovanni Lanzi