L’intervista – A Federico Dionisi.
E’ stato il giocatore che è mancato di più in questa stagione, in termini di classe, numeri e imprevedibilità. Federico Dionisi è tornato e vuole riprendersi il suo Frosinone. Dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, il bomber reatino è stato costretto ai box per quasi tutta la stagione e non ha potuto dare la mano che avrebbe voluto ai suoi compagni per tirarsi fuori dalla zona calda della classifica. Nove mesi dopo il suo infortunio, il numero 18 giallazzurro si racconta ai microfoni di Radio Day.
<Sto bene, anche se è naturale essere dispiaciuti per l’epilogo che abbiamo avuto domenica scorsa contro il Sassuolo. C’è tanto rammarico perché abbiamo inseguito questo sogno per due anni e purtroppo non siamo riusciti e non siamo stati capaci di mantenere la categoria>.
Quanto hai sofferto a stare fuori e a non poter dare una mano ai tuoi compagni?
<Tanto, forse anche troppo. Perché ho vissuto le due stagioni in Serie B prima di poter tornare in Serie A e questo cammino che abbiamo compiuto mi porta ad essere ancora più triste. Ci siamo sacrificati molto, c’era tanta voglia di rimettersi in discussione nella massima serie, quindi il rammarico è proprio questo, quello di non aver dato un contributo alla squadra>.
Ti sorprendi ancora del calore che la gente mostra nei tuoi confronti?
<Mi fa molto piacere, perché me lo hanno dimostrato in tantissimi modi soprattutto nei momenti difficili. La cosa più bella che mi porto dietro del Frosinone è proprio questa, anche nei momenti più bui è stata come una famiglia per me e mi ha sempre sostenuto>.
Nel prossimo campionato indosserai ancora la maglia giallazzurra?
<Ho ancora due anni di contratto, sto bene a Frosinone e credo sia abbastanza scontato la mia permanenza qui anche la prossima stagione>.
Come stai fisicamente? E’ arrivato il momento di tornare in campo dal primo minuto, magari già da domenica?
<Fisicamente sto meglio, ma ancora non sono al 100%. Poi il giocare da titolare o meno è una scelta che spetta al mister, io cerco solamente di stare ogni giorno meglio per cercare di tornare quello di prima>.
Senza il tuo infortunio, secondo te, sarebbe cambiato qualcosa?
<Penso che i miei compagni abbiano dato il massimo, quindi mi sento di dire che non è stato un fattore la mia assenza. Però mi fa piacere essere riconosciuto dai tifosi come un giocatore che avrebbe potuto dare qualcosa in più. Da una parte c’è rammarico per non esserci stato, dall’altra so che i miei compagni hanno dato il massimo>.
Quanto sarebbe importante a livello personale tornare al gol?
<A livello personale tantissimo. Non ti nascondo la voglia di tornare al gol, tant’è vero che domenica scorsa quando ho fatto gol ho sperato non venisse annullato>.