Atletica – Papoccia, altra stagione ricca di soddisfazioni.
Stagione ancora una volta da incorniciare per Diego Papoccia, il 46enne podista di Ferentino, campione italiano amatori sui 5 mila e 10 mila metri master 45. In questo 2019 che sta per concludersi ha partecipato ad oltre 20 gare, vincendone 8, oltre a numerosi piazzamenti sul podio e confermarsi anche nel tricolore sui 5000 metri disputati da 5 al 7 luglio di quest’anno a Campi Bisenzio vicino Firenze.
Proprio con l’atleta tesserato per la Runners Team Colleferro si traccia un bilancio. “Quella che sta per concludersi è stata un’annata dalla quale mi sarei magari aspettato qualcosa di più – esordisce il podista di Ferentino – Un infortunio ha limitato il mio rendimento e sono stato pertanto costretto a rinunciare a qualche gara alla quale tenevo in modo particolare. Però sono riuscito a vincere otto classiche in tutto il Lazio, ottenendo anche più di qualche piazzamento. Una stagione quindi più che positiva nonostante tutto”.
Quante ore al giorno dedichi agli allenamenti? “Dedico almeno due ore giornaliere per allenarmi. Lavoro presso la fabbrica farmaceutica “Sanofi”di Anagni dalle ore 08,00 alle ore 16,30. Porto sempre con me il vestiario per allenarmi e, appeno esco dalla fabbrica, vado ad allenarmi al Casaleno di Frosinone e, una volta a settimana, nella pista di Atletica del “Natali” di Colleferro”.
Quanto è importante per te la vicinanza della famiglia dal momento che ti supporta? “La famiglia per me è tutto. Oltre a mia mia moglie Antonella, ho due splendidi bambini, Matilde e Matteo, che mi danno una spinta eccezionale e un supporto psicologico notevole. Matilde è la piùgrande e, sin da piccola, non è mai mancata alle mie gare. Quando non vinco, come accaduto in quest’ultimo periodo, si rivolge alla mamma e dice: “Papà non vince più” e si mette a ridere. Segno evidente che lei, come anche i fratellino, ci tiene al suo papà e vorrebbe vederlo sempre sul gradino più alto del podio. A me basta che siano contenti e crescano con gli insegnamenti e l’esempio che noi genitori dobbiamo sempre trasmettere loro”.
Il momento più bello vissuto in questa stagione? “La partecipazione dal 5 al 15 settembre scorsi a Jesolo ai campionati europei amatoriali. Aver gareggiato nella mia categoria, il master 45, con campioni come lo spagnolo Fernandez Santamaria, che poi ha vinto il titolo, l’irlandese Maurice Mcmahon e l’inglese Jeff Prest, solo per citarne qualcuno, mi ha riempito di gioia. Mi sono classificato al quarto posto, un piazzamento eccezionale per essere stata per me la prima volta”.
E quello nella tua lunga carriera? “Indubbiamente quando sono diventato due anni fa campione italiano sia dei 10 che dei 5 mila metri amatoriali su pista. L’anno prima avevo vinto nei 5 mila e aver bissato anche i 10 mila mi ha regalato una gioia immensa. Quest’anno comunque mi sono confermato nei 5 mila. Ma i momenti più belli li ho vissuti, e mi auguro possa viverli ancora a lungo, tutte le volte che sono salito sul podio insieme ai miei figli, prima con Matilde e poi anche con Matteo”.
I ringraziamenti a questo punto appaiono doverosi verso chi ti sta sempre vicino? “Intanto non posso non ringraziare la Runner Team Colleferro che mi segue e mi sostiene in ogni momento, a cominciare dal presidente Soufyane El Fadil. E poi Marco Romano che mi allena e mi dà utili consigli per cercare di fare sempre meglio. Senza dimenticare naturalmente la mia famiglia che, come detto, mi supporta in ogni momento della giornata”.
Programmi per il futuro? “Nell’immediato – conclude Diego Papoccia – ci saranno i campionati italiani di squadra. E poi mi preparerò per le gare individuali in programma l’anno prossimo. Per altri tre-quattro anni gareggerò ancora nei master 45, con la speranza di confermare i risultati sin qui raggiunti e poi, passando nella categoria superiore, forse sarà più facile vincere. Scherzi a parte, è importante stare bene fisicamente e senza infortuni, come accaduto invece quest’anno. Spero quindi di voltare pagina e che il 2020 mi regali a me e alla mia famiglia altre soddisfazioni”.