FrosinoneCalcio – Pensieri & Parole – SPORT E SOCIETA’ AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: IL SACRIFICIO DI OGGI PER UN DOMANI MIGLIORE.
Di Alessandro Biagi
Il calcio ai tempi del Coronavirus è quello che vedremo oggi pomeriggio in un Benito Stirpe vuoto, come molti animi in questi giorni di emergenza. Una realtà distante dal vivere quotidiano al quale eravamo abituati, ma che dobbiamo accettare, non solo perché sono i precetti giuridici ad imporcelo, ma perché, anche moralmente, oggi tutti siamo chiamati a dare un contributo, anche con gesti simbolici, ad una “guerra”, quella contro il pericolo di una eventuale pandemia, che ognuno di noi è chiamato a combattere. Il sacrificio oggi non può essere quello del tifoso privato del vedere la propria squadra dal vivo. I sacrifici sono quelli che stanno facendo coloro che avevano progetti di vita importanti, di cui per il momento devono privarsi in attesa che la vita possa riproporre le occasioni che oggi ci sono e domani forse. I sacrifici sono le conseguenze che quello che sta accadendo, comporterà a livello economico per tante tantissime persone. I sacrifici sono forse anche quelli di una classe politica, quella che oggi sta gestendo questa emergenza, che probabilmente pagherà in termini di consenso decisioni e provvedimenti impopolari, ma doverosi per difendere la salute pubblica che poi è la salute del privato cittadino, bene impersonale di ognuno di noi. Altre nazioni nell’affrontare l’emergenza, hanno probabilmente fatto scelte diverse, frutto di calcoli differenti, mettendo anche loro sui due piatti della bilancia, da una parte la massima tutela della salute e dall’altra la massima tutela del sistema economico. Poi si fa una scelta. L’Italia e gli italiani l’hanno fatta. Dobbiamo accettarla e gestirla nella maniera più serena possibile e fare in modo che una volta usciti da questa crisi, l’Italia e gli italiani siano migliori, più forti e consapevoli della propria forza. Crediamo che così possa essere.
Per questo per oggi, e per l’imminente futuro, non sarà un problema e motivo di polemica, contestazione o protesta, sedersi davanti la tv invece che sul sediolino di uno stadio e tifare i colori della propria squadra. Sarà motivo di orgoglio per contribuire alla battaglia di una nazione che deve uscire vincente e fortificata da questa crisi.