Ciclismo – Under 23 – Settima tappa: nella Barzio-Montespluga Pidcock stacca tutti e consolida la leadership in classifica per la maglia rosa enel. Domani ottava e ultima tappa, Aprica-Aprica, con il Mortirolo.
La maglia Rosa Enel di Thomas “Tom” Pidcock (Trinity Road Racing) stacca tutti gli avversari nell’arrivo in salita della Barzio-Montespluga, settima tappa del Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel, e consolida la leadership in classifica generale, conquistata vincendo a Bolca anche nel primo arrivo in salita di questa edizione.
Il britannico non ha mostrato segni di cedimento nella tappa delle “Tre V” (Valsassina, Valtellina e Valchiavenna) e, aiutato dai due compagni di squadra (Thomas Gloag ha anche chiuso 4° nella tappa), è riuscito a staccare tutti e aumentare il vantaggio in classifica su Kevin Colleoni (Biesse Arvedi), splendido protagonista e ancora 2° anche oggi al traguardo, a 26” da Pidcock (che ora lo precede di 1’28” in classifica generale). Terzo in classifica generale si conferma Giovanni Aleotti, a 2’08” dal leader.
Quasi 3.000 metri di dislivello nella penultima frazione del Giro Giovani, l’attesa tappa delle “Tre V”: Valsassina, Valtellina e Valchiavenna. Si parte da Barzio, la principale e più rinomata destinazione di soggiorno estivo e di sport invernali della Valsassina, poi il finale da Chiavenna in poi è tutto in salita (ben 27 km) per arrivare ai 1.908 metri di altitudine di Montespluga, sulle stesse strade su cui nel 1965 Vittorio Adorni ipotecò il successo del Giro d’Italia.
Nella prima parte di gara vanno in fuga in 12: Marco Murgano e Alessandro Verre (Casillo-Petroli Firenze-Hopplà), Matteo Baseggio e Cristian Rocchetta (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Filippo Baroncini (Beltrami TSA Marchiol), Paul Wright (Holdsworth-Zappi), Alessandro Baroni (Gallina Colosio Eurofeed), Lucio Pierantozzi (Sangemini-Trevigiani Mg Kvis), Clément Davy (Equipe Cycliste Continentale Groupama-FDJ), Connor Brown (NTT Continental Cycling Team), Matteo Gino Pegoraro (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Tommaso Nencini (Mastromarco Sensi FC Nibali). Salendo verso Montespluga restano al comando solo Baroni, Brown e Verre, mentre dal gruppo rinviene il colombiano Didier Norberto Merchan Cardona (Team Colombia Tierra de Atletas), che cerca di proseguire insieme a Brown.
Dietro, però, il due compagni di Pidcock controllano la situazione e, quando il britannico parte, solo il suo compagno Gloag (ottimo, al primo anno tra gli U23), Kevin Colleoni, Giovanni Aleotti e Henri Vandenabeele riescono a seguirlo.
A 5 km dall’arrivo Pidcock attacca ancora e nessuno riesce a tenere il passo, anche se Colleoni è bravo a limitare il distacco in soli 26”.
Domani, sabato 5 settembre, l’ultima decisiva tappa in Lombardia: da Aprica a Aprica, scalando Teglio, Carona e anche il mitico Mortirolo che nel 1994 lanciò il giovanissimo Marco Pantani, la Valtellina proporrà un menù con ben 3.500 metri di dislivello. Il terreno per attaccare Thomas “Tom” Pidcock c’è: ma chi potrà farlo?
Le maglie:
Maglia Rosa Enel – Classifica generale: Thomas “Tom” Pidcock (Trinity Road Racing)
Maglia Rossa Pinarello – Classifica a punti: Luca Colnaghi (Zalf Euromobil Désirée Fior)
Maglia Verde Work Service – Classifica GPM: Thomas “Tom” Pidcock (Trinity Road Racing), la indossa Matteo Carboni (Biesse Arvedi)
Maglia Blu GLS – Classifica intergiro: Cristian Rocchetta (General Store-Essegibi-F.lli Curia)
Maglia Bianca AIDO – classifica dei giovani: Edoardo Zambanini (Zalf Euromobil Désirée Fior)
Maglia Multicolore ENIT – classifica combinata: Thomas “Tom” Pidcock (Trinity Road Racing), la indossa Henri Vandenabeele (Lotto Soudal Development Team)
Sabato 5 settembre 2020 – 8a tappa: APRICA (SO) – APRICA (SO) 120.9 km
Dopo l’esaltante esperienza del 2019, che ha dimostrato lo spettacolo che una Doppia scalata del Mortirolo è in grado di offrire, la lotta per la maglia Rosa Enel del Giro d’Italia Under 23 anche nel 2020 si deciderà sulle strade del mitico Mortirolo, che nel 1994 lanciò al Giro d’Italia il giovane Marco Pantani.
Aprica ospita partenza e arrivo dell’ottava e ultima tappa del Giro Under 23 di 120,9 km non c’è un metro di pianura e il dislivello è il più impegnativo, con ben 3.500 metri di dislivello. Sarà sicuramente la giornata decisiva, con partenza e arrivo all’Aprica, sede di arrivo di tappa anche al Giro Giovani 2019.
Il via è in discesa fino a Tresenda, poi si sale subito al GPM di 2a categoria di Teglio (salita di 7,4 km, pendenza media 6,5%); dopo la discesa si sale subito fino a Carona (salita di 10 km, pendenza media 6,9%), oltre 1.000 metri di dislivello per il secondo GPM di 2a categoria di giornata. Di nuovo in picchiata verso Tirano, dove è previsto l’Intergiro, poi dal versante di Mazzo si scala l’atteso Passo del Mortirolo, con pendenze che toccano il 18% e che portano in 12,5 km a toccare i 1854 metri di dislivello (pendenza media 10,4%). Discesa verso Monno e Edolo: a quel punto si torna a salire verso Corteno Golgi e il traguardo di Aprica con 14 km di salita (pendenza media al 3,5% e punte oltre il 10%), a conclusione della tappa che incoronerà il vincitore del Giro d’Italia Under 23. Sfida e palcoscenico per i talenti italiani internazionali del ciclismo U23: nel 2019 la maglia Rosa Enel è andata al colombiano Camilo Ardila. Tutti gli atleti saliti sul podio del Giro U23 negli ultimi tre anni, da quando l’organizzazione Nuova Ciclistica Placci 2013-Communication Clinic ha rilanciato la corsa, corrono oggi in formazioni World Tour.